Stati Uniti. A giudicare dai titoli dei media nel periodo preelettorale, Selina Meyer (Julia Louis-Dreyfus) potrebbe diventare il primo presidente donna degli USA. Viene presentata così, con notizie che si rincorrono, la sua fugace corsa alla Casa Bianca nei primi attimi dell’episodio pilota – “E’ il momento della Meyer?”, “La Meyer punta in alto”, “Sarà la volta del Presidente Meyer? – per poi tornare subito con i piedi per terra scoprendo l’amara verità – “Selina sospende la campagna elettorale”, “La senatrice affonda”, “Selina orgogliosa di essere V.P.”.
È questo l’incipit di Veep che già nel titolo mostra tutto il suo carattere irriverente: il termine, comune nello slang USA, è infatti utilizzato per riferirsi al Vice Presidente.
La serie è ambientata naturalmente a Washington D.C., culla del governo statunitense, ed in particolare nell’ufficio del V.P. Selina Meyer che, insieme al suo staff di assistenti e addetti stampa, mostra da subito quanto poco importante sia il suo apporto alle decisioni presidenziali.
Il discorso cambia ogni qualvolta la Veep si rende inappropriata pubblicamente con gaffe